Scultura composta completamente in filo di ferro crudo tessuto ed annodato, realizzata nel periodo Giugno, Ottobre 2019 ad opera di Ufuk Boy.
Il nome dell'opera è PERSISTENZA.
Con questo nome ho cercato di sintetizzare il concetto alla base del lavoro.
Volevo trovare un elemento comune nella mia cultura di origine ed in quella locale.
Il cervo è da tempi remoti presente in molte culture e spesso portatore degli stessi caratteri.
Questo avviene nella cultura asiatica, greca, romana ed etrusca fino a diventare parte delle tradizioni locali, in particolare quelle montane.
Animale sacro ad una delle più antiche dee dai molti nomi a seconda dei popoli che la venerarono.
I nomi a noi più noti sono Artemide nella cultura greca e Diana in quella romana.
Dea della natura selvaggia, protettrice di fiumi, fonti, boschi ed animali, protettrice della vita e dispensatrice di morte, legata alle iniziazioni femminili.
Il cervo ne rappresenta il carattere schivo, l'eleganza e l'austerità.
Questo culto arriva fino a noi senza vera consapevolezza ma come parte di una tradizione o effetto dell'emozione che pervade chiunque si accosti ad una natura più grande e selvaggia.
La natura da cui siamo circondati è da sempre parte della vita delle popolazioni che la hanno abitata, le iscrizioni rupestri lo testimoniano.
Dalla forza del fiume Bienno ha tratto la linfa per le proprie attività producendo fuoco ed energia per le proprie fucine, per la filanda e i mulini.
Da questa natura trae ispirazione e frutti.
Ho tentato di portare qui l'anima di questa natura selvaggia, l'anima di un cervo racchiusa in una maglia tessuta in filo di ferro.
Il ferro è il materiale principe a Bienno e la tecnica della tessitura è un omaggio al femminile, alla forza che genera.
La tecnica che ho utilizzato è il risultato di 10 anni di lavoro e studio. Permette di racchiudere lo spazio senza impedire mai lo sguardo sull'intorno.
Si pone in modo umile a cospetto di una natura più grande. Mi piace immaginare di poter in qualche modo creare un luogo per l'anima.
