Ecomuseo del Vaso Rè

Il territorio ecomuseale del Vaso Rè e della valle dei Magli si trova nella Val Grigna, vallata laterale della Media Valle Camonica, all’interno del Parco dell’Adamello, zona montana d’elevato pregio ambientale.

E’ racchiuso fra i nuclei storici di Bienno e Prestine, che hanno mantenuto le caratteristiche architettoniche originali degli antichi borghi. Questi luoghi conservano intatte le tracce della loro lunga storia e dell’economica antica: ne sono esempi le fucine e gli edifici storici, il mulino quattrocentesco, la segheria veneta, l’eremo, le chiese ed i loro cicli storici affrescati.

L’ecomuseo si caratterizza per vari temi demo-etno-antropologici.
La lavorazione artigianale del ferro, ben testimoniata dal sistema museale locale, è valorizzata e preservata nei luoghi più significativi della lavorazione del ferro: il Museo Etnografico, con gli antichi magli ad acqua, le dimostrazioni dei metodi di lavorazione tradizionale del ferro, la fucina ludoteca per le attività didattiche, la fucina laboratorio per i corsi di forgiatura e la fucina espositiva per le mostre ed incontri d’arte.

Altrettanto significativo è il tema dell’agricoltura di montagna e della trasformazione dei prodotti agricoli, testimoniato dal quattrocentesco Mulino Museo ancora attivo per la molitura dei cereali che conserva al suo interno l’antica dimora del mugnaio trasformata in museo della vita contadina.

Ulteriore elemento degno di essere valorizzato è la segheria veneta di Prestine, anch’essa mossa in origine dalle acque del Vaso Rè.

L’ecomuseo ha già realizzato un impegnativo lavoro di individuazione e valorizzazione di taluni aspetti della cultura immateriale locale, indagando  in particolare i temi legati alle conoscenze ed ai saperi della lavorazione artigianale del ferro battuto e delle tecniche tradizionali di trasformazione dei cereali in farine.

Rispetto a tali temi sono stati raccolti gli strumenti, gli oggetti, gli attrezzi, i manufatti e gli spazi culturali associati ad essi, che le comunità, i gruppi e gli individui riconoscono come facenti parte del proprio patrimonio culturale.

Tale patrimonio culturale intangibile, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dalle associazioni locali in conformità al proprio ambiente di vita, alla propria interazione con la natura e alla loro storia, e fornisce alla popolazione locale un senso d’identità e continuità.

Tanto, tuttavia, si deve ancora fare in riferimento alla salvaguardia delle tradizioni e espressioni orali, incluso il linguaggio, intesi come veicolo del patrimonio culturale intangibile, alle arti dello spettacolo ed ai canti popolari, alle pratiche sociali, riti e feste.