Perry Bianchini - Scultore

Nato a Darfo nel 1943, Pietro Bianchini dopo gli studi coltiva la propria vena artistica come autodidatta.

Amico e allievo di Franca Ghitti, Emilio del Prato e Alberto Meli, Perry ha partecipato a mostre internazionali, tra le ultime la collettiva a New York e la partecipazione alla Biennale Internazionale d’Arte di Palermo curata da Vittorio Sgarbi e Paolo Levi.

Una mostra personale a Palazzo Martinengo a Brescia e all’Accademia Tadini di Lovere.
Diverse sue opere lignee e in ceramica permanenti sono presenti in numerosi centri della Valle Camonica e anche fuori, come al Vittoriale di Gardone Riviera.

La sua ricerca scultorea si concentra sull’emisfero femminile, indagando profondamente e con sensibilità i caratteri, le emozioni e i valori di donne vissute e idealizzate nel proprio percorso di vita.

L’esplorazione si svolge tra riflessione e passione, plasmando e manipolando terra, fuoco e aria secondo il rituale secolare della tecnica giapponese raku.

La “maniera del raku” dell’Artista reinventa e adatta l’antica tecnica giapponese in Vallecamonica dando vita così a nuovi sviluppi creativi.

Le opere estratte dalla fornace vengono sottoposte a forti riduzioni di temperatura, a un veloce raffreddamento attraverso l’acqua, l’aria, i fanghi.
Perry dimostra una relazione d’amore per l’azione creatrice e gli elementi naturali della terra camuna.